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Sbiancamento dei denti con il laser
Lo sbiancamento dei denti è uno trattamento di odontoiatria estetica tra i più richiesti degli ultimi anni
A lungo andare lo smalto dei nostri denti può rovinarsi andando a comprometterne colore e lucentezza generando un effetto poco gradevole alla vista. Tra i fattori maggiormente indicati come causa di criticità vi sono il fumo, alcune bevanda quali ad esempio caffè o bibite ricche di coloranti artificiali, e non ultimo il fattore età. Con il passare del tempo è irrimediabile che i nostri denti perdano lucentezza e colore. In tutti questi casi si può ricorrere allo sbiancamento dentale per riportare il colore dei nostri denti ad uno stato precedente nel tempo; un trattamento cosmetico in grado di donare nuovamente luce al nostro sorriso.
Come avviene lo sbiancamento:
Lo sbiancamento dentale è un trattamento in grado di interrompere il processo di invecchiamento dello smalto che, con il passare degli anni, tende ad assumere colorazioni sul giallo o sul grigio. Tramite lo sbiancamento si può interrompere questo processo andando a decolorare i pigmenti e riuscendo a riportare in auge la nostra colorazione iniziale e, in alcuni casi, a ottenere una tonalità di un bianco persino più lucente rispetto a quella precedente. Lo sbiancamento si ottiene andando ad applicare sui denti del paziente alcune sostanze sbiancanti a base di perossido di idrogeno per un periodo di tempo limitato. È un trattamento molto poco invasivo che quasi mai porta a effetti collaterali.
Il trattamento con il laser:
Negli ultimi tempi si è fatto strada un nuovo tipo di trattamento sbiancante per i denti. È quello che avviene tramite utilizzo del laser, sempre più spesso presente negli studi odontoiatrici. Il trattamento di sbiancamento con il laser avviene sempre con applicazione di una sostanza a base di perossido di idrogeno da spargere sulla superficie dei denti; la differenza consiste nel passaggio successivo, ovvero quello in cui questa sostanza viene attivata dal passaggio del laser che va sostanzialmente ad accelerare il processo di sbiancamento. L'utilizzo del laser a luce blu riesce a generare una reazione chimica in virtù della quale i pigmenti dello smalto dentale vengono sbiancati in modo più rapido. In sostanza il procedimento è molto simile allo sbiancamento tradizionale, avviene per ossidazione con il perossido di idrogeno utilizzato come principio attivo; a fare la differenza è l'utilizzo del laser che funge da attivatore e acceleratore per raggiungere lo sbiancamento dei denti in tempi più rapidi. Una tempistica ridotta tanto che risultati sbiancanti si possono notare già dopo la prima applicazione con il laser.
Quale metodo di sbiancamento è più consigliato?
Buona sera. Circa un anno fa ho fatto la pulizia dei denti e volevo ripeterla a breve perchè si è riformato nuovamente il tartaro, inoltre volevo effettuare anche lo sbiancamento perchè ho notato che alcuni denti si sono un pò ingialliti. Volevo sapere da voi quale metodo, tra lo sbiancamento meccanico e quello con air flow, è più consigliato nel mio caso e soprattutto quale dei due è più efficace e con minori "effetti collaterali". Vi ringrazio per l'attenzione. Saluti.
Lo sbiancamento dentale, anche se continua ad essere un trattamento dentale non terapeutico, è oramai una realtà sicura e praticata in modo abituale. Si esegue normalmente in studio mediante sedute in cui si applicano gel sulle arcate contenuti in mascherine trasparenti e "fotoattivate" mediante speciali fonti di luce. I trattamenti sono tanto più efficaci quanto più i denti sono macchiati, ovvero se lei ha già un colore chiaro avrà risultati minori e, a mio personalissimo modo di vedere, meno naturali; e viceversa. Le incognite sono quelle classiche, e cioè leggera sensibilità post operatoria che scompare in alcuni giorni e una naturale tendenza alla recidiva, ovvero i denti tornano a scurirsi nel giro di circa sei otto mesi, rendendo necessarie delle sedute di richiamo, diciamo annuali. Ciò che si schiarisce poi è il dente, e cioè non si schiariscono otturazioni, capsule e ponti, accentuando eventualmente differenze più o meno marcate dalle varie terapie eseguite. Vi sono differenze anche importanti tra le varie sostanze sbiancanti e le varie tecniche, ma non cambiano poi tanto la sostanza delle cose. Vi è anche una tecnica che prevede l'uso del laser che sono certo qualche collega potrà spiegarle meglio di me. Il vero difetto a mio modo di vedere è che si tratta di un trattamento che nasce con fini nobili, e cioè quello di ridurre il disagio estetico in pazienti con forte discromia, per esempio causato da uso di un particolare tipo di antibiotico, che viene usato senza avere questo problema, sconfinando lievemente nella medicina "estetica" e non rimanendo in quella terapeutica, e come tale rischiando di generare abusi. Il mio consiglio è quello di effettuare tale terapia da un collega che sappia discriminare tra effettiva necessità e volontà di cosmetica a tutti i costi. Sicuramente tra le pagine di questo portale troverà un collega che risponde a questi requisiti. Cordiali saluti.
Dott. Davide Colla
Questa è una delle risposte date alla domanda "Quale metodo di sbiancamento è più consigliato?" presente su Dentisti-Italia.it.